Qualcomm Inc., la maggiore azienda produttrice di microprocessori per smartphone, ha reso note le proprie difficoltà nel riuscire a coprire la domanda fino alla seconda metà dell'anno 2021.
"Le carenze nell'industria dei semiconduttori è all'orizzonte", sono state le dichiarazioni del CEO della compagnia Cristiano Amon riportate da Bloomberg.
Come la maggioranza dei realizzatori di processori, anche Qualcomm si appoggia a grandi fornitori quali Taiwan Semiconductor Manifacturing Co. e Samsung Electronics Co., due aziende che stanno facendo fatica ad allinearsi con il rilancio della domanda nel settore dell'elettronica.
A causa delle difficoltà di approvvigionamento, le azioni di Qualcomm hanno subito una flessione pari a circa il 6% sui mercati azionari, con la chiusura di mercoledì a New York che ha portato il titolo a quota $162.30.
Nel suo ultimo quadrimestre, Qualcomm ha fatto registrare $8,24 miliardi di ricavi, per una crescita del 62% rispetto all'annata precedente, con un netto di $2,12 miliardi.

Gli effetti della pandemia sul settore dell'elettronica
Con la prima ondata pandemica di inizio 2020, la domanda di chip aveva infatti inizialmente subito un brusco crollo. Una tendenza alla quale ha fatto da contraltare, dopo pochi mesi, il passaggio allo smart working e alla DAD in decine di Paesi in tutto il mondo.
Un cambiamento che in tempi brevissimi ha portato la richiesta di componenti elettroniche, e di microprocessori in particolar modo, a schizzare nuovamente alle stelle.
La situazione è andata a peggiorare con l'arrivo dei mesi autunnali, quando l'uscita sul mercato di una vasta gamma di prodotti di largo consumo, quali nuovi modelli di smartphone, console da gaming, schede video, processori e altri, ha letteralmente mandato il sistema in tilt.
Giganti dell'elettronica quali Sony, Microsoft, Samsung, Intel, Amd, e Apple, solo per citare alcuni esempi nel mondo dell'elettronica, si sono così trovati a fronteggiare gravi difficoltà dal punto di vista dei processi produttivi, che hanno portato all'esaurimento quasi immediato di tutte le scorte poco dopo il lancio dei prodotti, alcuni dei quali ad oggi rimangono in molti casi di fatto introvabili.
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