Secondo un'indagine della polizia di sicurezza svedese (Säpo), la dirigenza dell’asilo Snowflake avrebbe un chiaro collegamento con la cosiddetta ‘School of Science’, una scuola nel nord-est di Göteborg la cui licenza era stata ritirata nel dicembre 2019, quando un individuo nel suo consiglio era stato identificato dalla Säpo come islamista radicale e una minaccia per la sicurezza della Svezia.
La Snowflake è in funzione dal 2011, quando ha ricevuto per la prima volta il permesso. Fino all'autunno del 2018, un uomo sulla quarantina, poi risultato seriamente compromesso con l’integralismo islamico, era il presidente del consiglio della scuola. Quando si è dimesso la moglie trentenne gli è subentrata, ha riferito Göteborgs-Posten.
Nonostante l'uomo non sia più il preside, secondo le indagini, sarebbe ancora legato alle attività dell'asilo tramite la moglie. Pertanto, quest’ultima, non sarebbe nemmeno da considerarsi una preside idonea.
Le autorità scolastiche di Göteborg hanno confermato che la scuola materna dovrà avere un nuovo preside entro aprile o rischia la chiusura. In questo caso, ai circa 30 bambini verrà offerta una scuola materna sostitutiva.
Non è il primo caso
Secondo l’analisi di Magnus Ranstorp, uno dei massimi esperti di terrorismo in Svezia, gli islamisti radicali avrebbero "caricato molta polvere da sparo" sulle attività scolastiche, in particolare nel tentativo di influenzare i giovani e isolarli dalla società laica.
Questa in effetti non è la prima volta che nel sistema educativo svedese vengono rilevati legami con l’islam radicale. Nel 2020, la scuola Nya Kastet nella città di Gävle, è stata chiusa dopo appena due anni per i collegamenti a una rete estremista islamista guidata dal predicatore Abo Raad, condannato all’espulsione per essere stato riconosciuto come una minaccia per la Svezia.
Sempre nel 2020, si è scoperto che la scuola materna Lär & Lek ("Impara e gioca") incanalava benefici statali alla United Muslims, un’organizzazione che diffonde un Islam estremista.
All'inizio dello stesso anno, la Säpo ha lanciato l'allarme su una dozzina di scuole e asili nido nel Paese gestite da persone legate all'estremismo violento e ha chiesto modifiche legali.
"Lo vediamo come un fenomeno ampio e un problema a lungo termine – un’opportunità della quale tutti gli ambienti estremisti e violenti potrebbero approfittare", ha detto alla radio svedese il capo delle operazioni della Säpo Johan Olsson, sottolineando la minaccia dell'estremismo islamista.
Poiché la Svezia negli ultimi anni è emersa come uno dei leader europei in termini di ‘jihadisti pro capite’, è stata descritta come un "rifugio" per islamisti e terroristi. La stima della Säpo riguardo al numero di islamisti violenti è decuplicata da circa 200 nel 2010 a circa 2.000 verso la fine del decennio.
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