Sulla questione delle vaccinazioni è intervenuto, in un'intervista rilasciata a Repubblica, anche il direttore scientifico del Lazzaro Spallanzani di Roma, il quale ha auspicato che gli italiani aderiscano in massa alla campagna vaccinale:
"Il problema ora è la mancanza del vaccino. Fra gli over 80 nel Lazio si sono registrate 100mila prenotazioni solo il primo giorno. Ho fiducia che gli italiani abbiano capito l’importanza del vaccino. L’adesione al distanziamento, che da noi è elevata, dimostra che se le cose sono spiegate chiaramente, vengono capite", ha dichiarato D'Ippolito.

Fra gli scettici, secondo l'esperto, è possibile distinguere diverse categorie di persone:
"Ci sono 5 tipi di persone:
- chi pensa di non essere a rischio di ammalarsi;
- chi non capisce o non vuole capire l’importanza della vaccinazione come atto civico;
- chi ha dubbi sulla sua efficacia;
- chi ha paura degli effetti collaterali;
- chi pensa che sia stato sviluppato troppo alla svelta", ha proseguito il professore
Per contrastare questa esitazione, secondo D'Ippolito, potrebbe rendersi utile il coinvolgimento di diversi mezzi di informazione, non solo quelli tradizionali come la TV e la carta stampata:
"Negli Usa il pastore che nel sermone ti invita a vaccinarti, e magari ospita la vaccinazione nei locali della chiesa, può convincere più persone di una costosa campagna sui media. Si potrebbero coinvolgere anche gli influencer sui social media", ha affermato.
Limitazioni per chi non è vaccinato
Ma per D'Ippolito, la cosa più importante sarà quella di precludere o comunque limitare l'accesso a diverse attività per coloro che sceglieranno di non vaccinarsi:
"Molte attività dovranno essere precluse a chi non è vaccinato: ristorante, cinema, stadio, aereo", è stata la proposta del direttore dello Spallanzani, il quale ha poi aggiunto che tali "misure potranno essere adottate quando il vaccino sarà disponibile per tutti, altrimenti sarebbero un fattore discriminante".
Sulla scelta del vaccino
Per quanto riguarda la scelta del vaccino, il fattore più importante per D'Ippolito è la presenza dell'approvazione da parte di EMA e AIFA:
"Quando un vaccino viene approvato da Ema e Aifa può essere usato in tutta fiducia perché è stato esaminato nei minimi dettagli. Le percentuali di efficacia, questo vaccino il 95%, quello il 59%, si riferiscono alla capacità di prevenire le forme con sintomi. Se parliamo della capacità di evitare le forme gravi, l’efficacia di tutti i vaccini approvati, e di altri di cui conosciamo i dati come Johnson&Johnson o Sputnik, è per tutti il 100%.
Cliccando sul bottone "Pubblica", conferisce il proprio pieno consenso all'utilizzo dei dati del proprio account Facebook perchè le venga data la possibilità di commentare le notizie sul nostro sito mediante l'utilizzo di questo account. Può consultare nel dettaglio le modalità di utilizzo dei dati nella sezione Informativa sull’utilizzo dei dati personali.
Può ritirare il proprio consenso cancellando tutti i commenti che ha scritto.
Tutti i commenti
Mostra nuovi commenti (0)
In risposta (Mostra commentoNascondi commento)