Spotify, il noto servizio musicale svedese che offre lo streaming on demand di una selezione di brani di varie case discografiche ed etichette indipendenti, rivendica il brevetto di una tecnologia che permetterebbe all'applicazione di raccogliere dati dell'utente come il tono della voce per consigliare le canzoni in modo personalizzato agli utenti. Come confermato dallo specialista dell'industria musicale Music Business Worldwide (MBW), la domanda di brevetto è stata richiesta nel 2018 ma è stata concessa solo a metà gennaio.
Nel documento pubblicato dal mezzo stesso dal titolo ‘Metodi e sistemi per personalizzare l'esperienza dell'utente in base ai tratti della personalità’, viene spiegato che Spotify, "come parte del servizio che fornisce per aiutare gli utenti a vivere un'esperienza migliore, tiene traccia ed elabora i dati degli utenti nel tentativo di comprenderne le preferenze e, infine, fornire contenuti personalizzati pertinenti".
Nel 2019, Spotify aveva già riferito che stavano lavorando a un questionario per aiutare a determinare l'umore. Tuttavia, il nuovo brevetto potrebbe aiutare l'utente a evitare di rispondere a numerose domande per avere un elenco musicale più personalizzato.
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