Era da oltre quindici anni che non si verificava una situazione simile nel paese del Sol Levante: l'ultima volta in cui un numero di volatili paragonabile è stato abbattuto fu nell'inverno 2005-2006, quando a causa dell'influenza aviaria gli specialisti dovettero uccidere 5,7 milioni di polli.
Attualmente, il virus altamente patogeno dell'influenza aviaria è stato registrato in 15 delle 47 prefetture del Giappone: Kagawa, Fukuoka, Hyogo, Miyazaki, Hiroshima, Nara, Oita, Wakayama, Okayama, Shiga, Kochi, Tokushima, Chiba, Gifu e Kagoshima.
Le autorità sono corse ai ripari ed hanno introdotto delle rigide misure di contenimento intorno agli allevamenti avicoli dove sono stati identificati i focolai di infezione:
- la quarantena entro una zona di tre chilometri
- il divieto alla vendita di polli e uova oltre 10 chilometri dal luogo di produzione
Gli esperti ammettono che il numero reale di uccelli macellati potrebbe superare i 6 milioni di capi alla fine della stagione in corso.
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