"I vaccini sono destinati ai casi umanitari, e non ad alti funzionari palestinesi", ha detto il funzionario, secondo il notiziario notturno dell'ente pubblico israeliano Kan.
L'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il coordinatore delle attività governative nei territori (COGAT) non hanno nè confermato nè smentito l'informazione.
Due settimane fa, le autorità sanitarie palestinesi hanno dichiarato di non aver chiesto a Israele di fornire o acquistare per loro conto vaccini contro il nuovo coronavirus. Tuttavia ieri si è saputo che l'ANP aveva cambiato idea questa settimana.
Un funzionario palestinese ha detto al Jerusalem Post che a "livello politico Israele deve decidere in merito" e che l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stava aiutando il suo Paese a procurarsi vaccini da varie aziende.
I palestinesi hanno chiesto vaccini alla società AstraZeneca e al Fondo russo per gli investimenti diretti (RDIF) che commercializza il vaccino Sputnik V, e si prevede che riceveranno anche dosi dal programma WHO COVAX.
Secondo il ministero della Salute palestinese, le prime dosi dovrebbero raggiungere la Cisgiordania all'inizio di febbraio.
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