Il Consigliere per la Sicurezza nazionale americana Matthew Pottinger ha affermato che gli Stati Uniti sono in possesso di prove schiaccianti del fatto che il Covid-19 sarebbe stato prodotto in un laboratorio di Wuhan ed inavvertitamente rilasciato nell'ambiente.
Lo riferisce il Daily Mail, citando come fonte uno degli ex leader del Partito conservatore britannico, Iain Duncan Smith, il quale avrebbe partecipato ad una videoconferenza con Pottinger unitamente ad altri parlamentari del Regno Unito.
"Ci sono prove sempre più evidenti che il laboratorio [di Wuhan, ndr] sia la più credibile fonte di propagazione del virus", sono state le parole attribuite a Pottinger.
Pottinger è stato sin dall'inizio della pandemia USA uno dei più ferventi sostenitori della teoria del "laboratorio di Wuhan" ed è noto che l'intelligence americana sotto sue istruzioni ha lavorato per mesi al fine di ottenere informazioni a sostegno di tale teoria.
Pechino convinta di un'origine multicentrica
Proprio nelle stesse ore in cui il Daily Mail riporta le dichiarazioni di Pottinger, il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi ha annunciato che le indagini condotte da Pechino sull'origine del coronavirus sono arrivate ad una conclusione.
I risultati di queste ultime darebbero una versione totalmente diversa rispetto a quella sostenuta dagli americani, e cioè di una pandemia scatenatasi in seguito allo scoppio di diversi focolai in varie parti del mondo.
Yi ha ribadito come la Cina sia stato il primo Paese ad identificare e a rilevare dei casi di Covid-19 negli esseri umani e ad avviare la macchina scientifica per giungere all'isolamento del genoma del nuovo agente patogeno, dando così il suo contributo alla lotta contro lo stesso.
Il ministro ha quindi rilevato che Pechino si colloca in prima linea nella lotta alla disinformazione sulla questione del Covid e alla salvaguardia "della memoria collettiva nella battaglia contro la pandemia".
La versione dell'OMS
Finora l'Organizzazione Mondiale della Sanità non ha fornito una versione definitiva in merito all'origine del coronavirus, in quanto non è ancora stato individuato con certezza il paziente zero.
Mentre le indagini vanno avanti, gli Stati Uniti hanno accusato la stessa OMS di essere una marionetta nelle mani della Cina, con il presidente Trump che nel mese di maggio ha annunciato un taglio ai finanziamenti per l'organizzazione internazionale.
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