La condanna della 52enne assassina Lisa Montgomery, che avrebbe dovuto ricevere la puntura letale l'8 dicembre, era stata rimandata dopo che i suoi legali avevano contratto il Covid-19 nel corso di una visita nel carcere di Terre Haute, nello stato dell'Indiana.
Così, il 26 dicembre il Federal Bureau of Prisons ha ordinato la ricalendarizzazione della sentenza a morte per il 12 gennaio, mozione opposta dai legali della Montgomery.
La diatriba è stata risolta dalla Corte di Appello del District of Columbia, che ha giudicato errato il rinvio richiesto dalla Corte di primo grado e ha chiesto di eseguire la sentenza.
L'omicidio di Bobbie Jo Stinnet
Il caso dell'omicidio della giovane Bobbie Jo Stinnet ad opera di Lisa Montgomery ebbe una grande risonanza per l'opinione pubblica americana, soprattutto per l'efferatezza con cui la killer portò a termine il macabro delitto.
La donna, infatti nel 2004 strangolò la Stinnet, all'epoca incinta di 8 mesi, ed estrasse dal suo corpo il fegato, rapendolo.
La prima donna in 70 anni
La Montgomery sarà la prima donna in oltre 70 anni ad essere condannata a morte negli USA. L'ultima era stata Bonnie Heady che, nel 1953, aveva pagato con la camera a gas il rapimento e l'uccisione di Bobby Greenlease, un bambino di appena 6 anni per il quale aveva chiesto un riscatto pari a 600.000 dollari (equivalenti a 5,7 milioni di dollari odierni).
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