Un italiano non proprio pulitissimo, dato che era lo stesso Ivan Urgant il conduttore, nella finzione divenuto Ivan Urganti, e tutti i partecipanti erano artisti russi. Sta di fatto che in prima serata, sul primo canale russo, in occasione dello show di fine anno, è andato in onda un programma tutto recitato in lingua italiana, pur se sottotitolato in russo ovviamente.
“Buona sera cari teleascoltatori, oggi è il 30 dicembre e per tradizione sarebbe dovuto andare in onda l’edizione di fine anno della trasmissione ‘Viecerni Urgant’ (Urgant serale), ma per via di come è stato il 2020, di comune accordo, tutti i partecipanti al programma, abbiamo preso la decisione di non girare la trasmissione. Non c’è il desiderio, la voglia, e per dirla tutta, nemmeno la forza. Come riempire quindi il vuoto che si è creato nel palinsesto del canale? Abbiamo riflettuto e infine capito che in questo anno non siamo andati all’estero, né nessuno è venuto da noi, e forse vale la pena per un momento dimenticare che siamo divisi e al contrario ricordare che siamo un solo grande pianeta. Cosa ci piacerebbe di più vedere in uno show di fine anno? Certo un concerto delle stelle della canzone italiana, ci siamo quindi rivolti ai nostri colleghi italiani e loro ci hanno permesso di trasmettere in diretta lo show musicale di fine anno del festival della canzone italiana che si chiama ‘dasvidania 2020’. Bellissime canzoni in lingua italiana cantate da italiani, io sono sicuro vi aiuteranno a migliorare il vostro umore e dire addio al 2020 a cuore leggero e introdurvi al 2021. Io con questo vi saluto, grazie per essere stati con noi nel 2020, arrivederci nel 2021. Auguri, salute e felicità a tutti voi. E ora la parola ai nostri colleghi italiani”.
Questo lo stratagemma per creare un programma ben fuori dal normale. Quasi un’ora intera di spettacolo tutto in lingua (quasi) italiana per un pubblico esclusivamente russo. Lo stile è quello dei nostri classici programmi generalisti dei primi anni ’80. A qualcuno ricorderà ‘Drive In’, altri ‘Indietro Tutta’, sicuramente lo stile è volutamente ‘retrò’ e nostalgico. Ma non aspettatevi i Ricchi e Poveri o Albano e Romina, l’equipe di Urgant non si accontenta di spiazzare con una semplice trovata, spiazza in continuazione. Ecco quindi che le canzoni sono le ultime hit russe ma cantate in italiano e ambientate negli anni ’80. Un effetto che mischia vintage e moderno, Italia e Russia, in un gioco di no-sense, ironia, luoghi comuni, stereotipi e sovversione degli stessi.
Certo, costumi, coreografie, traduzioni, donnine scosciate, e battutine, possono sembrare mettere in ridicolo sia Russia che Italia, ma non è quello lo scopo del programma. Lo scopo è rievocare quella leggera nostalgia per quegli anni di ingenuità in cui bastavano canzonette e sketch di cabaret per passare una serata in allegria, sia da noi che da loro.
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