A riferirlo in una nota diffusa nella prima mattinata odierna è Rosenergoatom, una sussidiaria della corporazione statale per l'energia nucleare Rosatom:
"Abbiamo terminato il 2020 con un record assoluto nell'intera storia nucleare della Russia, raggiunto in precedenza solo dall'Unione Sovietica nel 1988, quando tutte le centrali nucleari, comprese anche quelle site in Ucraina, Lituania e Armenia producevano 215.669 miliardi di kwh", ha riferito il Direttore generale di Rosenergoatom Andrey Petrov.
Come riferito dal funzionario, nel 2020 le centrali atomiche russe hanno prodotto per l'esattezza 215.746 miliardi di kwh, polverizzando tanto record sovietico del 1988 quanto quello russo del 2109
"Le centrali nucleari russe hanno così abbattuto non solo il record sovietico, ma hanno anche superato il loro stesso record fatto segnare nel 2019 con 208,7 miliardi di kwh", ha concluso Petrov.
Nel 1988 in Unione Sovietica erano presenti un totale di 47 centrali nucleari, su un territorio significamente più esteso rispetto a quello dell'attuale Federazione Russa. In quest'ultimo Paese, al giorno d'oggi, si contano invece un totale di 37 impianti.
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