Il team del presidente eletto Joe Biden potrebbe prendere in considerazione una serie di opzioni "per punire" la Russia per il suo presunto ruolo in un massiccio hacking di agenzie governative e aziende statunitensi quando si insedierà a gennaio, lo riporta Reuters.
Questi includeranno possibili nuove sanzioni finanziarie e attacchi informatici sulle infrastrutture russe, la Reuters ha citato fonti anonime che lo hanno riferito domenica.
Le fonti hanno affermato che la rappresaglia dovrebbe essere abbastanza forte da spingere la Russia a pagare un alto prezzo economico, finanziario o tecnologico.
Allo stesso tempo, la risposta non dovrebbe tradursi in un conflitto crescente tra Mosca e Washington, secondo una delle fonti.
I funzionari del team di transizione di Biden, così come il Tesoro e il Dipartimento di Stato, non hanno ancora commentato la questione.
WH ha riferito dichiarazioni sul presunto Cyberattack Russo
L'agenzia di stampa AP ha, nel frattempo, citato una fonte anonima familiare con la questione affermando che i funzionari della Casa Bianca erano in forse se rilasciare una dichiarazione ufficiale venerdì pomeriggio in cui accusare la Russia di aver perpetrato l'attacco informatico, ma sono stati istruiti di non farlo.
Secondo le fonti, non è chiaro se il Segretario di Stato americano Mike Pompeo sia stato informato della dichiarazione prima della sua intervista al Mark Levin Show, in cui ha accusato la Russia di essere dietro la violazione della sicurezza informatica senza fornire alcuna prova.
Trump dice che la Cina "Potrebbe Essere" dietro l'Attacco informatico
Ciò è avvenuto mentre il presidente Donald Trump, da parte sua, venerdì sosteneva che la Cina potrebbe essersi resa responsabile dell’attacco, ridimensionando anche la portata della violazione informatica, infatti ha twittato che non è stata così grave come alcuni hanno suggerito.
Le osservazioni sono arrivate un giorno dopo che Biden ha promesso in un'intervista con la CBS News che “saranno ritenuti responsabili”, quando gli è stato chiesto come avrebbe risposto al presunto attacco informatico guidato dalla Russia. Il presidente eletto ha promesso “ripercussioni finanziarie” su “individui e entità”, tra le altre cose.
The Cyber Hack is far greater in the Fake News Media than in actuality. I have been fully briefed and everything is well under control. Russia, Russia, Russia is the priority chant when anything happens because Lamestream is, for mostly financial reasons, petrified of....
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) December 19, 2020
Mosca respinge le accuse di hacking
Mosca ha prontamente negato le accuse di hacking, indicando la mancanza di prove, cosa che è stata evidenziata anche dal presidente russo Vladimir Putin durante la sua conferenza stampa annuale il 17 dicembre.
Ha osservato che le fonti anonime legate all'hack citate dai media statunitensi sono funzionari americani e agenzie di intelligence, che in precedenza hanno fatto accuse infondate contro la Russia in seguito alle elezioni presidenziali statunitensi del 2016.
I rapporti sul cyberattack, soprannominato "Sunburst", sono emersi lunedì e si riferiscono a una serie di attività di hacking che hanno preso di mira varie agenzie governative statunitensi, tra cui il Pentagono e il Dipartimento di stato. Secondo quanto riferito, l'attacco è stato effettuato compromettendo il software della società texana SolarWinds.
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