Nel corso di un'intervista rilasciata in esclusiva a Sputnik, l'ambasciatore iraniano a Mosca Kazem Jalali ha affermato che il suo Paese è in possesso di molte prove tangibili del coinvolgimento di Israele nell'uccisione del fisico nucleare Mohsen Fakhrizadeh.
"Crediamo che ci siano numerose prove che attestano la presenza sionista dietro la morte dello scienziato iraniano. Mohsen Fakhrizadeh era da molto tempo sulla lista delle personalità israeliane da assassinare", ha riferito Jalali.
Nel corso di una conferenza stampa tenuta il 14 dicembre a Teheran, il presidente Hassa Rouhani ha accusato in maniera diretta Tel Aviv di aver ordinato l'uccisione di Fakhrizadeh, e ha chiarito che tale azione è stata compiuta espressamente nell'ambito del passaggio di poteri negli Stati Uniti.
Il ministro degli Interni israeliano, Eli Cohen, ha categoricamente escluso l'implicazione del suo Paese in questo caso di omicidio.
L'assassinio del fisico iraniano
Il noto fisico nucleare iraniano Mohsen Fakhrizadeh, che Israele accusa di essere il capo del programma di armi nucleari di Teheran, è stato assassinato il 27 novembre vicino la capitale iraniana. Dall'Iran piovono accuse sul coinvolgimento di Israele nell'assassinio dello scienziato e promettono vendetta.
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