L'Europa ha ultimato le firme dei contratti per perfezionare l'accordo del 18 marzo del 2016 con la Turchia. Con la firma di ieri, Erdogan riceverà finalmente la cifra di 6 miliardi promessa dalla Ue per garantire la gestione dell'emergenza profughi siriani.
Lo ha annunciato l'ambasciatore Ue in Turchia, Nikolaus Meyer-Landrut, dopo un incontro con il ministro degli Esteri turco Mevlüt Çavuşoğlu. Il capo della delegazione europea ha sottolineato l'importanza della diplomazia e del dialogo per la risoluzione dei problemi tra Turchia e Ue e ha definito positiva l'agenda.
📌Stated to Amb. Nikolaus Meyer-Landrut Head of EU Delegation to Turkey that problems w/EU can be solved through dialogue&diplomacy w/in scope of our full membership goal,
— Mevlüt Çavuşoğlu (@MevlutCavusoglu) December 17, 2020
📌Positive agenda is beneficial for both sides,
📌Expecting EU to encourage Members towards this agenda. pic.twitter.com/QQZGOUR0dd
Le due parti hanno messo "una pietra miliare alle proprie spalle e adesso si concentreranno a garantire che i rifugiati e le comunità ospitanti traggano beneficio dai progetti", ha detto l'ambasciatore.
In passato Erdogan ha lamentato il ritardo del trasferimento delle cifre promesse, affermando che la Turchia avrebbe già speso una cifra pari a $40 miliardi per gestire l'immigrazione dalla Siria. Con la cifra che verrà erogata ad Ankara, l'Europa intende fermare con l'aiuto del governo turco l'arrivo dei rifugiati siriani nel vecchio continente.
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