Il Fondo russo per gli investimenti diretti (RDIF) ha avviato dei negoziati per la fornitura e la produzione del vaccino russo Sputnik V in diverse nazioni straniere, tra cui la Turchia.
A riferirlo è stato Alexander Gintsburg, il capo dell'Istituto di ricerca Gamaleya, lo stesso in cui il primo vaccino russo contro il coronavirus è stato sviluppato.
"Sono in corso dei negoziati sulla possibilità di studiare, acquistare e produrre il vaccino Sputnik V sul territorio della Repubblica di Turchia. L'RDIF è attualmente impegnato in negoziati molto proficui con altre dozzine di Paesi di tutto il mondo, con la partecipazione del nostro Istituto, che è lo sviluppatore del vaccino. Le trattative si trovano in fasi differenti. La produzione sperimentale è stata lanciata in alcuni Paesi, mentre la fase tre delle sperimentazioni cliniche viene condotta in altri", ha spiegato Gintsburg ai microfoni dell'emittente russa Rossiya 24.
Gintsburg ha infine assicurato che la Russia e l'Istituto Gamaleya sono pronte ad accogliere i colleghi provenienti dalla Turchia in base agli accordi raggiunti dal RDIF e dal Ministero della Salute russo, al fine di avviare una discussione relativa ai dettagli per la fornitura della quantità di dosi necessarie.
Le dichiarazioni di Gintsburg arrivano dopo che il Ministero della Salute di Ankara aveva smentito la notizia pubblicata da Haberturk, secondo la quale il governo turco avrebbe rifiutato l'adozione del vaccino russo sul proprio territorio nazionale.
Il vaccino russo Sputnik V
Lo Sputnik V è diventato il primo vaccino registrato al mondo l'11 agosto dopo aver ricevuto l'approvazione del Ministero della Salute russo, per poi intraprendere le tre fasi di sperimentazione clinica come da protocollo internazionale.
L'inoculazione, che si basa sull'adenovirus umano di tipo 26 e sull'adenovirus umano ricombinante di tipo 5, ha mostrato un'efficacia superiore al 95%, secondo un'analisi ad interim dei dati di fase 3 in Russia.
I test sullo Sputnik V vengono eseguiti anche in Bielorussia, Brasile, Emirati Arabi Uniti, India e Venezuela.
Finora, più di 50 paesi si sono già assicurati 1,2 miliardi di dosi di Sputnik V, secondo i rapporti RDIF. Il Fondo sovrano ha scelto laboratori in Brasile, Cina, Corea del Sud, India e altri paesi per produrre il vaccino.
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