La delegazione italiana, guidata da Rosato e composta anche dai senatori Alessandro Alfieri (PD), Adolfo Urso (Fratelli d'Italia), Gianluca Ferrari (Movimento 5 Stelle), Maria Rizzotti (forza Italia) e dagli onorevoli Giuseppe Cabras (Movimento 5 Stelle) e Rossana Boldi (Lega) è stata ricevuta da presidente azero Ilham Aliyev, che ha invitato le aziende italiane a partecipare attivamente ai lavori di ricostruzione in Azerbaigian.
"L'Italia è molto interessata. Per noi l'Azerbaigian è un partner economico molto importante, come fornitore di gas e petrolio, e anche come mercato per le nostre aziende che si occupano di infrastrutture e che operano all'estero in vari settori - ha detto Rosato.
Nell'incontro avuto con Aliyev sono state presentate le proposte di cooperazione da parte italiana ed è stato preso l'accordo a intensificare i contatti:
"Pensiamo di poter dare un contributo come general contractor in molte opere di ricostruzione e di infrastrutturazione del Paese. Chiaro che come avviene sempre in questi casi, bisogna dimostrare di essere i più bravi e quelli che hanno le migliori condizioni economiche. Ma questo è un compito che svolgeranno le aziende. A noi ha fatto molto piacere ascoltare le parole del Presidente e dei ministri che abbiamo incontrato perché confermano la relazione di forte sintonia ed amicizia che c'è tra i nostri due Paesi" - ha aggiunto Rosato.
La visita della delegazione italiana mira a rafforzare l'amicizia tra Italia e Azerbaigian ed è stata la prima di una delegazione europea dopo il cessate il fuoco con l'Armenia:
"Era necessaria perché dopo trent'anni finalmente non si spara più. Si è ritrovata una stabilità politica, sono stati ridefiniti i confini, anche grazie alla presenza, come forza di peacekeeping, dei militari russi. Uno sforzo e un equilibrio a cui l’Europa è chiamata a dare sostegno" - le parole di Rosato.
Energia: tra Azerbaigian e Italia la partnership resta intatta
In primo piano nei colloqui avuti a Baku anche il tema dell'energia, che vede l'Azerbaijan primo esportatore di petrolio per l'Italia. Dopo il recente conflitto armato era importante ricevere rassicurazioni in merito alla continuità della partnership in atto e la delegazione italiana le ha avute:
"Non abbiamo nessun dubbio su questo, siamo convinti che i prossimi anni possano essere anni in cui ci sarà uno sviluppo complessivo energetico di quell’area e l’interesse dell’Europa e che il Tap diventi la via verso i nostri mercati per il gas estratto anche in altri Paesi dell’area" ha concluso Rosato.
Di Stefano in Armenia
Il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano è stato in visita a Yerevan, in Armenia, dov'è stato ricevuto dal presidente Armen Sarkissian, dal vice ministro degli Affari Esteri Avet Adonts, dai vice ministri della Cultura Artur Martirosyan e Khachaturyan.
Le parti hanno concordato a breve lo svolgimento di un business forum per presentare alle aziende italiane le opportunità di lavoro anche nell'altro paese uscito dal conflitto in Nagorno-Karabakh.
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