Il governo danese ha diffuso un comunicato ufficiale di scuse nei confronti dei bambini originari della Groenlandia inviati nel 1951 in Danimarca contro la propria voglia per prendere parte a degli esperimenti sociali che avevano come scopo quello di promuovere la loro assimilazione alla cultura danese e l'abbandono degli usi e delle tradizioni della terra d'origine.
Le sperimentazioni videro coinvolti 22 bambini, con le scuse formali del governo di Copenhagen che sono arrivate al termine di un'indagine lanciata dal governo della Groenlandia lo scorso anno.
"Ho seguito il caso per anni, e sono ancora profondamente toccato dalle tragedie umane che esso contiene. Molti di voi hanno perso il legame con le proprie famiglie, con i propri cari e le proprie storie di vita e con la Groenlandia. Non possiamo cambiare il passato. Ma possiamo prenderci la responsabilità di scusarci per coloro che abbiamo tradito", ha spiegato la premier danese Mette Frederiksen.
Il capo del governo di Copenhagen nel corso di un recente viaggio in Groenlandia ha incontrato i sei sopravvissuti a quell'esperimento, ai quali aveva peraltro inviato delle lettere di scuse formali.
Non si tratta della prima volta in cui Mette Frederiksen ha espresso il rammarico del governo danese per le ingiustizie inflitte agli abitanti della Groenlandia.
Lo scorso anno, la Frederiksen si era scusata per il caso degli abusi sui ragazzi di Godhavn, intercorsi tra gli anni Cinquanta e Settanta del secolo scorso in un'orfanatrofio dell'omonima città, attualmente conosciuta come Qeqertarsuaq.
Lo status della Groenlandia
La Groenlandia, l'isola più grande del mondo e al contempo la meno abitata con i suoi 56.000 residenti, fa parte del Regno di Danimarca così come le Isole Faroer.
La popolazione locale è composta al 90% da persone di etnia Inuit, con i danesi che costituiscono una netta minoranza. Nel 1979 la Groenlandia ha ricevuto delle importanti autonomie, che sono state estese ulteriormente nel 2008.
Ad oggi, Copenhagen detiene unicamente il controllo delle politiche monetarie e degli Affari Esteri, oltre che del comparto della Difesa.
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