Ricerca rivela le fasce di età peggiori per bere alcolici

Ricercatori dell'università del New South Wales hanno indicato tre età in cui il consumo di alcol è maggiormente dannoso per la salute. Hanno pubblicato il loro articolo sul British Medical Journal.

Durante lo studio, gli scienziati hanno scoperto che anche un consumo moderato di alcol può portare a danni al cervello e ulteriori effetti negativi.

"Le prove disponibili suggeriscono tre periodi di cambiamento dinamico del cervello che possono essere particolarmente sensibili agli effetti neurotossici dell'alcol", si afferma nello studio guidato da Louise Mewton.

I ricercatori hanno sostenuto che il periodo durante il quale ci si trova nel grembo materno è la prima età pericolosa. Quando la madre beve durante la gravidanza può provocare sul nascituro una diminuzione del volume cerebrale e deterioramento cognitivo.

Inoltre, come sottolineano i ricercatori, anche un consumo basso e moderato di bevande inebrianti da parte di una madre può portare a disturbi psicologici e comportamentali nel nascituro.

La seconda età pericolosa va dai 15 ai 19 anni. Gli autori dello studio avvertono che l'uso di alcol negli adolescenti li minaccia con una diminuzione del volume della neocorteccia e della connettività funzionale, alterato sviluppo della sostanza bianca nel cervello e deficit da lieve a moderato in varie funzioni cognitive.

La terza età in cui si dovrebbe evitare ancor di più di bere è la vecchiaia. Per le persone anziane bere fa aumentare il rischio di demenza.

"I disturbi da consumo di alcol hanno dimostrato di essere i più forti fattori di rischio per tutti i tipi di demenza", si afferma nell'articolo.

Gli scienziati hanno inoltre sottolineato che persino un consumo moderato di alcol è pericoloso.