Studenti identificati come membri del Basij, un'unità paramilitare del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica, sabato hanno bruciato bandiere israeliane e americane nella capitale iraniana Teheran per protestare contro l'assassinio del principale scienziato nucleare del Paese Mohsen Fakhrizadeh, segnala France Presse.
Gli studenti hanno inoltre bruciato le foto dell'attuale presidente statunitense Donald Trump e del suo probabilissimo successore, il democratico Joe Biden.
Proteste sono state segnalate anche nelle città di Mashhad e Qom, dove nelle foto dell'agenzia ISNA si possono vedere i manifestanti mentre bruciavano le bandiere statunitensi e israeliane.
تجمع اعتراض آمیز جمعی از طلاب و دانشجویان قم و تهران علیه ترور شهید فخری زادهhttps://t.co/brPqAiDwLT#Iran #فخری_زاده pic.twitter.com/f8glJttAGi
— ISNAMEDIA (@ISNAMEDIA) November 28, 2020
Venerdì sera un piccolo gruppo di dimostranti si era radunato fuori dalla residenza del presidente Hassan Rouhani, gridando "no alla sottomissione, no alla concessione con l'America, solo guerra con l'America", ha riferito il New York Times.
🇮🇷 — VIDEO: Students of Iran’s Basij paramilitary burn American and Israeli flags in front of the foreign ministry in Tehran to protest the killing of top nuclear scientist Mohsen Fakhrizadeh.
— Belaaz (@TheBelaaz) November 28, 2020
pic.twitter.com/yJuVyNIVMY
Nei video mostrati sulla TV iraniana e pubblicati sui social si mostravano persone con cartelli che recitavano "il silenzio è l'autorizzazione ad ulteriori omicidi" e "presidente, hanno ucciso il consigliere del suo ministro. Stop ai negoziati. "
Iran assassination update: Protests outside of Rouhani's residence by hardliners chanting "no submission, no concessions with the US only war https://t.co/D2qFtNhflA pic.twitter.com/MXMcqiILkJ via @farnazfassihi #Iran
— Liveuamap MiddleEast (@lummideast) November 27, 2020
Secondo quanto riferito, l'Unione delle società studentesche islamiche ha sollecitato il boicottaggio di tutti i colloqui con le potenze occidentali, fino a quando i responsabili dell'attacco a Fakhrizadeh non saranno processati, chiedendo inoltre una risposta militare per l'assassinio del fisico e del generale delle forze speciali Quds Qassem Soleimani, ucciso in un raid mirato di un drone americano presso l'aeroporto di Baghdad.
Uccisione di Mohsen Fakhrizadeh
Il noto fisico nucleare iraniano Mohsen Fakhrizadeh, che Israele accusa di essere il capo del programma di armi nucleari di Teheran, è stato assassinato il 27 novembre vicino la capitale iraniana. Dall'Iran piovono accuse sul coinvolgimento di Israele nell'assassinio dello scienziato e promettono vendetta.
Era accusato da Israele di essere a "capo del progetto di armi nucleari" e "agente segreto" delle Guardie della Rivoluzione Islamica.
Nel maggio 2018 il nome di Fakhrizadeh è stato menzionato dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Lo ha accusato di essere il direttore del progetto sulle armi nucleari iraniane. La risoluzione №1747 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha definito lo scienziato iraniano "una delle persone coinvolte in attività nucleari o sullo sviluppo di missili balistici".
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