Nella risoluzione adottata con 631 voti favorevoli, 3 contrari e 59 astensioni, i deputati hanno condannato le attività illegali della Turchia a Varosia e hanno avvertito che la sua parziale "apertura" indebolirebbe le prospettive di una soluzione globale al problema di Cipro, esacerbando le divisioni e rafforzando la permanente divisione dell'isola, come si legge nella risoluzione pubblicata sul sito web del Parlamento europeo.
I legislatori europei hanno inoltre esortato Ankara a trasferire Varosia ai suoi legittimi abitanti sotto l'amministrazione temporanea delle Nazioni Unite.
"Una soluzione sostenibile per riunificare l'isola di Cipro e la sua gente può essere trovata solo attraverso il dialogo, la diplomazia e i negoziati, sottolineano gli eurodeputati, che invitano il Consiglio europeo a mantenere la sua posizione unitaria sulle azioni illegali della Turchia e a imporre in risposta severe sanzioni", recita il documento.
A seguito dell'operazione militare operata da Ankara nel 1974 per proteggere la popolazione turco-cipriota, Cipro è stata sostanzialmente divisa, con la parte turca riconosciuta esclusivamente dalla Turchia stessa.
All'inizio di questo mese il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha visitato la città cipriota settentrionale di Varosia per celebrare il 37° anniversario dell'autoproclamata Repubblica turca di Cipro del Nord.
Varosia, destinazione turistica un tempo popolare, è stata trasformata in una città fantasma dopo l'invasione turca. A ottobre Erdogan ha annunciato la riapertura della città, dicendo che ci sarebbe andato per un "picnic".
Le risoluzioni 550 e 789 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite condannano tutti i tentativi di reinsediamento nell'area.
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