Il 25 novembre, altri quattro giovani sono stati incriminati nelle indagini sull'omicidio di Samuel Paty. Tre di questi minori, di età compresa tra 13 e 14, sono stati incriminati per "complicità in assassinio terroristico", sospettati di aver designato la vittima all'assalitore Abdoullakh Anzorov davanti al loro collegio a Conflans-Sainte-Honorine (Yvelines), ha detto ad AFP una fonte giudiziaria.
La quarta persona, incriminata per "denuncia diffamatoria", è la figlia di Brahim Chnina, genitore di uno studente dietro la campagna mediatica contro Paty.
Questi quattro adolescenti sono stati posti in custodia di polizia su richiesta dei giudici inquirenti antiterrorismo del tribunale di Parigi responsabili delle indagini.
Tutti sono stati rilasciati sotto controllo giudiziario dopo la loro presentazione ai magistrati inquirenti, ha aggiunto la fonte giudiziaria.
Questa nuova ondata di arresti porta a 14 il numero di persone perseguite in questo caso. Due primi scolari di 14 e 15 anni erano stati incriminati per "complicità in omicidio terroristico" il 21 ottobre, con l’accusa di aver dato indicazioni all'assassino sull'insegnante in cambio di "300-350 euro", aveva riferito il procuratore antiterrorismo Jean-François Ricard.
Anche Brahim Chnina, genitore di uno degli ragazzi che hanno fomentato la campagna denigratoria contro l'insegnante, e l'attivista islamista che lo aveva sostenuto, Abdelhakim Sefrioui, sono stati perseguiti per "complicità".
I due uomini avevano accusato l'insegnante di "discriminazione" nei confronti degli studenti musulmani sulla base del racconto della figlia del signor Chnina, allieva di Samuel Paty, la quale però non aveva frequentato la lezione del 6 ottobre, quando Paty mostrò le caricature che scatenarono le polemiche. La ragazza sarebbe stata tuttavia presente il giorno prima quando Paty avvertì gli studenti dei contenuti della lezione che avrebbe poi presentato. Il 7 ottobre poi padre e figlia andarono alla polizia contro il professore.
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