In precedenza, a causa delle mutazioni era stato deciso di abbattere tutti i visoni nel Paese scandinavo.
"Dall'inizio di giugno a metà ottobre, la "variante visone" del coronavirus è stata rilevata in 214 persone, prevalentemente nello Jutland settentrionale", riporta il tabloid, citando un istituto di ricerca scientifica danese. Il giornale osserva che solo 14 persone al di fuori della regione al nord del Paese sono state infettate da questo tipo di virus.
Lo scorso giovedì il primo ministro danese Mette Frederiksen ha dichiarato che le autorità di fatto hanno deciso di "chiudere" sette comuni nello Jutland settentrionale a causa della diffusione del virus. E stato annunciato lo stop ai trasporti pubblici, bar, caffè, ristoranti, musei e biblioteche saranno chiusi ed è stata imposta la didattica a distanza per una parte di studenti.
In settimana le autorità danesi hanno dichiarato di aver identificato nei visoni il coronavirus mutato in grado di essere trasmesso alle persone: questa nuova variante del virus indebolisce la capacità di produrre gli anticorpi, il che potrebbe minare gli sforzi nello sviluppo del vaccino.
Per tale ragione è stato deciso di abbattere 15-17 milioni di mammiferi: questo avvenimento sarà drammatico per la maggior parte degli agricoltori impiegati nel settore. Le autorità promettono di ripristinare le perdite.
Finora, la Danimarca ha registrato un totale di 51.753 casi di COVID-19, con 733 decessi.
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