L'Office of Foreign Assets Control (OFAC) del Tesoro degli Stati Uniti ha accusato cinque entità iraniane di essere "componenti del governo iraniano, camuffate da testate giornalistiche o organi di stampa" e di aver tentato di interferire nelle elezioni statunitensi.
Le cinque entità inserite questo giovedì nelle lista nera sono:
- il Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (IRGC),
- la Forza IRGC-Quds (IRGC-QF),
- l'Istituto Bayan Rasaneh Gostar,
- l'Unione iraniana della radio e televisione islamica (IRTVU),
- International Union of Virtual Media (IUVM),
"Il regime iraniano utilizza false narrazioni e altri contenuti fuorvianti per tentare di influenzare le elezioni statunitensi", ha affermato il segretario Steven T. Mnuchin, si legge in una nota pubblicata ieri dal Tesoro. "Questa amministrazione è impegnata a garantire l'integrità del sistema elettorale degli Stati Uniti e continuerà a contrastare gli sforzi di qualsiasi attore straniero che minacci i nostri processi elettorali".
Washington ritiene che le due entità mediatiche siano controllate dalla forza Quds, i corpi speciali del regime iraniano che, secondo la nota, avrebbero preso di mira un pubblico globale attraverso una varietà di organizzazioni mediatiche segrete, che portano avanti vere e proprie campagne di disinformazione sui social basate su fake news.Le nuove sanzioni arrivano all'indomani delle accusa di FBI e intelligence, nei confronti l'Iran e la Russia, di tentare di influenzare le elezioni statunitensi previste per il 3 novembre. Tra le accuse rivolte all'Iran, quella di inviare email agli elettori democratici intimandoli per il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
L'Iran ha respinto le accuse. Alireza Miryousefi, portavoce della missione iraniana presso le Nazioni Unite, durante un intervento ad ABC News questo giovedì, le ha definite "assurde", osservando che "l'Iran non ha alcun interesse a interferire nelle elezioni statunitensi e non ha alcuna preferenza per il risultato".
L'amministrazione Trump nell'aprile 2019 ha designato l'IRGC come organizzazione terroristica. Una una mossa che ha sorpreso l'opinione pubblica, dal momento che nessuna azione terroristica è mai stata collegata all'IRGC, il corpo militare formato durante la rivoluzione del 1979 per sostenere la Repubblica Islamica.
Il Tesoro accusa l'ambasciatore iraniano in Iraq di aiutare la forza Quds
Nel mirino del dipartimento del Tesoro è finito anche Iraj Masjedi, generale della Forza Quds e ambasciatore dell'Iran in Iraq, accusato di aver utilizzato la sua posizione a Baghdad per promuovere i presunti obiettivi della Forza Quds in quel paese.
"Nei suoi decenni di servizio con il gruppo, Masjedi ha supervisionato un programma di addestramento e sostegno ai gruppi di milizie irachene, e ha diretto o sostenuto gruppi responsabili di attacchi che hanno ucciso e ferito le forze statunitensi e della coalizione in Iraq. Masjedi ha sfruttato la sua posizione di ambasciatore del regime iraniano in Iraq per offuscare i trasferimenti finanziari effettuati a beneficio dell'IRGC-QF ", afferma il comunicato stampa del Tesoro .
Accuse simili erano state dirette dagli USA contro il Magg. Gen. Qasem Soleimani, l'ex comandante della Forza Quds che è stato assassinato da un attacco di droni statunitensi fuori Baghdad a gennaio. Il comunicato stampa rileva che Masjedi era uno "stretto consigliere" di Soleimani che "ha svolto un ruolo formativo nella politica irachena dell'IRGC-QF".
Allo stesso modo, il Tesoro ha sequestrato i beni di Masjedi e proibito a persone o entità statunitensi di effettuare transazioni con lui.
Il Tesoro sanziona due leader di Hezbollah
Washington ha imposto sanzioni anche contro Nabil Qaouk e Hassan al-Baghdadi, due esponenti di spicco del Consiglio centrale di governo di Hezbollah, accusati di facilitare il terrorismo utilizzando risorse finanziarie all'estero, anche negli USA.
Secondo un altro comunicato stampa del Tesoro , "tutti i beni e gli interessi nella proprietà delle persone sopra citate e di qualsiasi entità che sia di loro proprietà, direttamente o indirettamente, al 50% o più, individualmente o con altre persone sono bloccati" fino a quando non saranno registrati presso l'Ufficio del Tesoro per il controllo dei beni esteri.
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