"L'aereo ambulanza è pronto al decollo. Stiamo facendo di tutto per stabilizzare le condizioni dei feriti sul posto prima che vengano evacuati", ha detto Macron, arrivato al vertice della Ue di Bruxelles.
In precedenza il Centro Informativo armeno aveva riferito che due giornalisti del giornale francese Le Monde sono rimasti feriti durante i bombardamenti nel Karabakh. Successivamente è stato riferito che le condizioni di uno dei giornalisti feriti erano gravi: ha subito un'intervento chirurgico a Stepanakert, la capitale della repubblica non riconosciuta del Nagorno-Karabakh.
Secondo l'edizione armena di Sputnik, anche un operatore del canale televisivo "Armenia" è rimasto ferito a seguito dei bombardamenti. Il portale di notizie armeno 24news ha affermato che un suo giornalista è rimasto ferito nell'attacco delle forze armate azere nel Nagorno-Karabakh.
In precedenza il presidente russo, Vladimir Putin, quello americano, Donald Trump, e quello francese, Emmanuel Macron, avevano rilasciato una dichiarazione congiunta in quale chiedono che l'Azerbaigian e l'Armenia impongano un cessate il fuoco nel Nagorno-Karabakh.
A sua volta il presidente turco Erdogan ha chiesto all'Osce di mettere fine "all'occupazione armena" del Nagorno-Karabakh.
Escalation nel Nagorno-Karabakh e storia del conflitto
La situazione nella regione contesa del Caucaso meridionale è peggiorata domenica, dopo che Armenia e Azerbaigian hanno dato vita a reciproci scontri a fuoco e provocazioni militari lungo la linea di contatto. L'escalation ha spinto entrambi i Paesi a introdurre la legge marziale e la mobilitazione.
Il conflitto nella regione è iniziato nel febbraio del 1988, quando la Regione Autonoma del Nagorno-Karabakh a maggioranza armena proclamò l'indipendenza dalla Repubblica Socialista Sovietica dell'Azerbaigian. Nell'area è scoppiato un conflitto armato tra il 1992 al 1994, da allora sono stati avviati negoziati per la normalizzazione del conflitto con la mediazione del gruppo di Minsk dell'OSCE, guidato da Russia, Stati Uniti e Francia.
L'autoproclamata Repubblica, che formalmente fa parte dell'Azerbaigian, ha cercato il riconoscimento internazionale, con il premier armeno Nikol Pashinyan che ha proseguito i tentativi alla luce delle crescenti tensioni nell'area contesa.
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