Lo ha annunciato il direttore del Fondo Russo per gli Investimenti Diretti (RDIF) Kirill Dmitriev.
"Aspettiamo i risultati di questi studi, ma fondamentalmente il nostro vaccino è meno rischioso perché si basa sull'adenovirus umano. <...> Non ci aspettiamo effetti negativi per gli anziani. Mia mamma e papà, hanno 74 anni, nell'ambito del programma di volontari sono stati vaccinati e si sentono benissimo", ha detto Dmitriev in una conferenza stampa.
Lo stesso direttore dell'RDIF aveva segnalato l'interesse di alcune società private americane, aziende farmaceutiche e fondi d'investimento, ad investire nel vaccino russo del Centro Gamaleya.
Il vaccino russo anti-Covid
"Sputnik V", sviluppato dall'istituto Gamaleya e dal Fondo russo per gli investimenti diretti (RDIF), è stato registrato ad agosto. Da allora, almeno 20 paesi, inclusi Emirati Arabi Uniti, Brasile, Messico e molti altri, hanno espresso interesse nell'ottenere il vaccino.
In precedenza Vladimir Putin ha offerto la vaccinazione con questo preparato a tutti i membri dell'ONU a titolo gratuito.
Il secondo vaccino prodotto in Russia, sviluppato dal Centro di ricerche Vector e denominato EpiVacCorona, dovrebbe essere registrato entro il 15 ottobre. Una volta completata la registrazione, sarà sottoposto a studi clinici con 5.000 volontari, in particolare quelli con malattie croniche e quelli di età pari o superiore a 60 anni.
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