All'inizio di questa settimana, il quotidiano ha riferito che la Grecia ha pianificato di rafforzare la presenza della polizia presso la nuova struttura per migranti allestita presso un vecchio poligono militare per garantire ordine e protezione mentre il paese lavora per ricollocare questi migranti. Allo stesso tempo, molti migranti sono riluttanti a entrare nel nuovo campo, poiché lo considerano una "prigione".
Settanta agenti di polizia, che arrivati in aereo da Atene mercoledì, hanno ricevuto istruzioni di evacuare prima donne e bambini, ha aggiunto Ekathimerini.
Nel frattempo, Medici Senza Frontiere (MSF) ha affermato che la polizia greca ha impedito alla sua squadra di accedere alla nuova clinica di MSF allestita sull'isola, poiché l'operazione di trasferimento era in corso.
BREAKING: This morning our team is blocked from accessing the new @MSF #Lesbos clinic by the Greek police. A police operation is ongoing to force the refugees to the new camp. This should not obstruct the provision of medical care! https://t.co/NvS3Q36YaK
— MSF Sea (@MSF_Sea) September 17, 2020
L'incendio di Moria
Il campo profughi sovraffollato di Moria è stato distrutto da un enorme incendio all'inizio di settembre, lasciando quasi 13.000 migranti senza rifugio. Secondo i media greci, l'incendio potrebbe essere doloso e provocato dagli stessi profughi. L'incendio è scoppiato dopo che sono emerse notizie secondo cui a 35 residenti del campo era stato diagnosticato il COVID-19.
Cliccando sul bottone "Pubblica", conferisce il proprio pieno consenso all'utilizzo dei dati del proprio account Facebook perchè le venga data la possibilità di commentare le notizie sul nostro sito mediante l'utilizzo di questo account. Può consultare nel dettaglio le modalità di utilizzo dei dati nella sezione Informativa sull’utilizzo dei dati personali.
Può ritirare il proprio consenso cancellando tutti i commenti che ha scritto.
Tutti i commenti
Mostra nuovi commenti (0)
In risposta (Mostra commentoNascondi commento)