Il figlio del Presidente brasiliano serve come legislatore nella Camera dei rappresentanti del Partito Social Liberale, un partito economicamente liberale e rabbiosamente anticomunista. Recentemente ha introdotto un disegno di legge per mettere fuorilegge la creazione, vendita, distribuzione e l'esposizione di oggetti contenenti falce e martello o stella a cinque punte "a fini di propaganda del comunismo", equiparando il simbolo alla svastica nazista, e proponendo dai 9 ai 15 anni di reclusione per trasgressori.
In una serie di tweet sul disegno di legge, il deputato ha spiegato di essere stato ispirato da una legge ucraina del 2015 del governo golpista del Paese post-Maidan la quale "proibisce il comunismo e il nazismo con un focus sulla libertà".
Bolsonaro ha sottolineato che il suo disegno di legge "mira a prevenire i genocidi, che sono il risultato del nazismo e del comunismo, proprio come il codice penale criminalizza l'omicidio di un individuo".
Il disegno di legge propone anche di rinominare tutte le strade, piazze, edifici pubblici o istituzioni che prendono il nome da persone, eventi o idee legati al comunismo o al nazismo.
"Per giustificare il progetto, uso esempi concreti di queste disgrazie: l'Holodomor in Ucraina (prima immagine) perpetrato dai comunisti sovietici e l'Olocausto portato avanti dai nazisti tedeschi (seconda immagine)", ha aggiunto Bolsonaro. Tuttavia, i suoi follower più attenti, gli hanno immediatamente fatto notare che l'immagine pubblicata dell'Holodomor sembrerebbe piuttosto riguardare la grande carestia del Bengala del 1943 in India, che all'epoca era una colonia britannica.
burrão
— consagrado jornalista japones sujiro kisemami (@ernestokrapf) September 2, 2020
essa foto é do genocídio pela fome de Bengala causada pelo seu querido Winston Churchill pic.twitter.com/Ztse5rJKZ0
(Asino - questa foto è del genocidio della carestia del Bengala causato dal tuo caro Winston Churchill - si legge nel commento)
Bolsonaro Jr e suo padre, il presidente Jair Bolsonaro, sono convinti anticomunisti e hanno ripetutamente condannato la Cuba comunista e i tentativi più recenti di costruire il socialismo democratico nel vicino Venezuela. Da quando è salito al potere nel gennaio 2019, il Presidente brasiliano ha inizialmente cercato di ridurre la dipendenza del suo paese dalla Cina e di avvicinare Brasilia piuttosto a Washington. Salvo poi cambiare retorica, citando 98 miliardi di dollari di scambi tra Brasile e Cina, e un surplus a favore del Brasile di 29,2 miliardi, sottolineando come le due nazioni fossero “nate per camminare insieme" durante un viaggio diplomatico a Pechino.
Eduardo Bolsonaro nel marzo scorso aveva per altro causato una piccola crisi diplomatica tra Brasilia e Pechino dopo aver incolpato la "dittatura" cinese di aver causato la pandemia globale di coronavirus. L'ambasciatore cinese in Brasile, Yang Wanming, aveva respinto con veemenza tali affermazioni chiedendone il ritiro immediato e le scuse al popolo cinese. Sul canale twitter dell’ambasciata era apparso un post sarcastico che suggeriva come il più giovane Bolsonaro, di ritorno dall’ultimo viaggio negli Stati Uniti, fosse stato contaminato da un virus mentale capace di infettare le amicizie tra i due popoli.
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