Patrick George Zaki, l’egiziano di 28 anni studente presso l’Università di Bologna arrestato per motivazioni non note dalla magistratura del suo paese natio, ha finalmente potuto vedere la mamma dopo 5 mesi di detenzione.
Ad annunciare la notizia in arabo, inglese e italiano la pagina Facebook Patrick Libero gestita dall’Italia.
“Oggi abbiamo delle buone notizie! Per la prima volta dopo più di cinque mesi e mezzo a un membro della famiglia di Patrick è stato permesso di vederlo. Sua madre ha raccontato che Patrick sta bene.”
Il giovane ricercatore universitario “Ha perso un po' di peso ed era leggermente diverso, ma in generale è in buona salute.” Riferisce la pagina dedicata all’attivista per i diritti umani.
“Patrick ha chiesto per quanto ancora sarà detenuto infondatamente e si è mostrato preoccupato per lo stato dei suoi studi, che spera di poter riprendere al più presto.”
Il giovane è quindi preoccupato per i suoi studi, ma è anche angosciato per una detenzione che potrebbe durare anni, sospendendo la sua vita.
“Nonostante sia stata una visita breve, speriamo abbia avuto un grande impatto nel cuore di Patrick, che ha potuto rivedere un volto caro dopo mesi di isolamento da chiunque gli voglia bene. Restiamo in attesa del giorno in cui Patrick sarà libero e potrà tornare dai suoi cari.” Questo l’auspicio degli attivisti che sostengono la causa di liberazione del ricercatore egiziano, che i mesi scorsi ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Bologna.
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