"Abbiamo formato un gruppo di lavoro speciale per identificare le mutazioni e ora stiamo studiando come capire meglio queste mutazioni, cosa significhino in termini di come si comportano", ha detto Van Kerkhove.
A suo avviso, sono necessari ulteriori studi per stabilire quali effetti hanno le mutazioni sul COVID-19 e sul suo comportamento nelle persone.
L'11 marzo l'Organizzazione Mondiale della sanità ha dichiarato ufficialmente ‘pandemia’ il dilagare della nuova infezione da coronavirus COVID-19. Secondo gli ultimi dati dell'OMS, nel mondo sono stati rilevati oltre 22 milioni di casi di infezione e sono morte oltre 780 mila persone.
A luglio in Vietnam è stato rilevato un ceppo del coronavirus, mai riscontrato prima nel Paese. Secondo medici vietnamiti, questo ceppo potrebbe essere più aggressivo rispetto ai tipi dello stesso coronavirus conosciuti in precedenza.
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