Avevano avviato una raccolta fondi per la costruzione di un muro al confine meridionale degli Stati Uniti con il Messico per fermare l'immigrazione clandestina, ma anziché spendere i soldi per la realizzazione della barriera, avrebbero intascato centinaia di migliaia di dollari, frodando i propri sostenitori.
Questa l'accusa con cui oggi le autorità federali degli Stati Uniti hanno spiccato un mandato di arresto per frode nei confronti dell'ex stratega e consigliere del presidente Trump, Steve Bannon, del veterano pluri-amputato dell'aviazione Brian Kolfage, e di Andrew Badolato e Timothy Shea.
"Secondo l’accusa, i sospetti hanno frodato i donatori per centinaia di migliaia di dollari, sfruttando il loro interesse a costruire un muro alla frontiera sotto il falso pretesto che tutti i fondi sarebbero stati spesi per la realizzazione”, si legge nel comunicato del procuratore di New York, Audrey Strauss.
Il quartetto avrebbe incanalato oltre 25 milioni di dollari a se stesso, raccolti con un crowdfonding per finanziare la campagna "Costruiamo il muro. Le transazioni sarebbero state occultare con fatture e conti fasulli. Adesso sono accusati di riciclaggio di denaro e frode telefonica, crimini per i quali possono essere condannati a una pena massima di 20 anni ciascuno.
"Questo caso dovrebbe servire da monito ad altri truffatori che nessuno è al di sopra della legge, nemmeno un veterano di guerra disabile o uno stratega politico milionario", ha dichiarato l’ispettore incaricato Philip Bartlett.
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