Le misure promesse da Twitter contro i media legati a Stati membri permanenti del Consiglio di Sicurezza Onu cominciano ad entrare in vigore, seppure solo in riferimento agli account che avrebbero un presunto legame con il governo della Cina o della Russia.
Sul noto social network, infatti, non è più possibile trovare le pagine di Sputnik in diverse lingue immettendo il nome delle stesse nel campo di ricerca, a meno che l'utente non fosse già in precedenza un follower o non avesse già effettuato l'accesso dallo stesso account.
Tale problematica, che è stata riscontrata a titolo di esempio dalla piattaforma in lingua francese Sputnik France, va ad aggiungersi alla questione legata alle etichette introdotte a partire dal 6 agosto scorso e che marcano i canali ufficiali di Sputnik su Twitter con la dicitura "Media affiliato ad uno Stato, Russia".
La spiegazione ufficiale data dal social network per quest'ultima circostanza è che l'obiettivo di tale dicitura è quello di identificare account individuati come "fortemente impegnati in materia di geopolitica e di diplomazia" e ha come conseguenza la loro esclusione dalla lista degli account raccomandati per gli utenti e ne limita la visibilità complessiva.
Tuttavia, a titolo di esempio, un media russo come Radio Svoboda, apertamente finanziato dal Congresso degli Stati Uniti, non è stato etichettato allo stesso modo.
In precedenza anche gli account di RT erano stati sottoposti a forme di censura simili da parte di Twitter.
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