"La decisione del Consiglio della UE d'introdurre restrizioni unilaterali contro cittadini ed organizzazioni russe, cinesi e nordcoreane provoca perplessità e rammarico. Ancora una volta, non ci sono prove, tutto viene fatto con il pretesto inventato del coinvolgimento in alcuni attacchi informatici che hanno avuto luogo in passato. La motivazione politica di questa azione è ovvia... La mossa ostile dell'UE non sarà certamente lasciata senza risposta. Come tutti sappiamo, la diplomazia è tutta una questione di reciprocità", ha affermato il ministero degli Esteri russo.
Giovedì, il Consiglio dell'Unione Europea ha annunciato di aver coordinato l'introduzione di sanzioni contro individui ed organizzazioni russe, cinesi e nordcoreane presumibilmente coinvolte in attacchi informatici, compresi quelli contro l'Organizzazione per il divieto delle armi chimiche e quelli condotti attraverso programmi dannosi WannaCry, NotPetya e Operation Cloud Hopper. Le sanzioni prevedono il congelamento dei beni e il divieto d'ingresso nell'UE.
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