Torna il lockdown in Catalogna per il preoccupante livello dei contagi. Il governo della comunità autonoma ha ordinato la chiusura totale con relativa sospensione di diverse attività produttive per 8 comuni, appartenenti alla comarca di Segríà, per un focolaio fuori controllo. Tra le città colpite dal provvedimento anche Lleida, con quasi mezzo milione di abitanti.
Con il provvedimento tornano le pesanti limitazioni alle libertà di spostamento e alla vita sociale. All'interno dei municipi la mobilità fuori dal domicilio sarà consentita solo per ragioni lavoro, salute, assistenza o cura di persone bisognose, spesa di generi alimentari o prodotti essenziali, e servizi al pubblico di prima necessità.Sarà inoltre vietato:
- entrare o uscire dal comune;
- riunioni pubbliche o private con più di 10 persone, a eccezione delle attività lavorative o sui trasporti pubblici;
- servizi di hotel, bar e ristorazione, a esclusione di servizi di asporto o consegna a domicilio;
- attività ricreative o sportive all'aperto;
- coltivazione di orti privati destinati all'autoconsumo.
Oltre a Lleida, i comuni colpiti dall'ordinanza sono: Alcarràs, Aitona, La Granja d’Escarp, Massalcoreig, Seròs, Soses, Torres de Segre e le entità municipali di Sucs e Ramait.
🔴🔴 Degut a situació de #covid19 al baix Segrià, a partir mitjanit:
— Protecció civil (@emergenciescat) July 12, 2020
Restricció de l’entrada i sortida als municipis de:
Lleida ciutat
Alcarràs
Aitona
La Granja d’Escarp
Massalcoreig
Seròs
Soses
Torres de Segre
i EMD de Sucs i Raimat pic.twitter.com/FEuX54EQGc
La situazione in Catalogna
Nelle ultime 24 ore la regione ha registrato 816 casi positivi, un numero record dalla fine della fase acuta. Secondo quanto riferisce il Dipartimento della Salute sono già un centinaio i ricoveri negli ospedali del distretto di Lleida.
Preoccupante la situazione anche nell'area di Barcellona dove si è avuto un aumento dei casi, che sono quadruplicati nelle ultime due settimane.
Il 4 luglio le autorità catalane avevano istituito una zona rossa nella comarca di Segríà, dopo 190 casi registrati in due giorni, il 2 e il 3 luglio. Le restrizioni non hanno scongiurato un'escalation dell'epidemia nell'area di Lleida.
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