Il Boeing 737 MAX è tornato in pista lunedì 29 giugno per un volo di prova per testare la reale sicurezza dell’aereo che nella sua breve vita ha causato due dei più drammatici incidenti nella storia dell’aviazione mondiale.
Riprogettato integralmente il software del jet, il primo volo è stato effettuato da un campo di d’aviazione a Seattle, volando tra lo stato di Washington e di Oregon per poi rientrare a Seattle.
Volo approvato
Secondo quanto riportato da Adnkronos l’Autorità federale dell’aviazione (Faa) degli Stati Uniti ha approvato i voli di prova che servivano a certificare la sicurezza del velivolo in condizioni di volo.
Il volo di prova, ora approvato dall’autorità di volo statunitense, è la premessa per il ripristino delle attività degli aeromobili posseduti da numerose compagnie aeree nel mondo e rimasti a terra a seguito del doppio drammatico incidente che ha causato la morte di 346 persone.
Altri voli seguiranno
Altri voli di certificazione seguiranno questa settimana per garantire che questa volta il Boeing 737 MAX può realmente volare trasportando passeggeri a bordo, senza rischiare di schiantarsi al suolo.
Tuttavia i voli di certificazione non basteranno a dare il segnale di via al velivolo, la Faa si prenderà del tempo per valutare tutta la documentazione tecnica fornita da Boeing e per essere certa che l’aeroplano possa effettivamente decollare dagli aeroporti di tutto il mondo.
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