Washington sta cercando di togliere al popolo siriano anche "l'ultimo tozzo di pane" utilizzando le sanzioni come arma ultima per il raggiungimento dei propri obiettivi in Siria.
A riferirlo è il ministro degli Esteri di Damasco Walid Muallem, specificando che la Siria ha già preso tutte le misure necessarie per affrontare le conseguenze delle misure restrittive.
"Sono una banda di bugiardi. Chi vuole il bene del popolo siriano non si avventa sull'ultimo pezzo di pane del popolo siriano. Stanno usando la loro arma ultima contro la Siria. Il loro scopo finale è quello di portare la gente alla fame, di indebolire lo stato e rafforzare il terrorismo, come successo nel 2011", sono state le parole di Muallem.
Il titolare degli Esteri ha poi espresso la propria sicurezza circa il fatto che la Siria riuscirà ad opporsi alle sanzioni statunitensi:
"Dobbiamo sfruttare tali misure per far crescere la nostra economia interna e rafforzare le relazioni con i nostri amici. La nostra lotta al terrorismo non finisce qui", ha sottolineato Muallem, il quale ha poi ribadito che il Governo lavorerà su un programma che garantisca l'indipendenza economica del Paese.
Alla fine del 2019 il presidente americano Trump ha siglato una legge, divenuta nota con il nome di "Cesare", la quale prevede sanzioni nei confronti di quasi tutte le sfere dell'economia siriana.
Il 17 giugno, poi, tale elenco è stato ampliato includendo diverse persone fisiche e giuridiche tra cui anche la moglie di Bashar al-Assad.
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