"Stiamo monitorando da vicino le mosse delle forze armate nordcoreane riguardo ai volantini ventiquattro ore su ventiquattro. In preparazione a diverse possibilità, manteniamo una posizione di prontezza costante", ha detto all'agenzia di stampa statale Yonhap Kim Jun-rak, portavoce del Capo di stato maggiore congiunto della Corea del Sud.
Kim Jun-rak ha sottolineato che Seoul è pronta a intraprendere azioni militari se un aereo dovesse sorvolare la zona smilitarizzata, il che violerebbe l'accordo militare globale del 2018, secondo quanto riferito dall'agenzia.
Secondo una fonte militare, l'Aeronautica sudcoreana si prepara a schierare il drone da ricognizione Global Hawk già a luglio in risposta alle minacce nordcoreane.
La Korean Central News Agency della Corea del Nord ha riferito in precedenza che Pyongyang era pronta a rilasciare circa 3.000 palloncini con 12.000 volantini di propaganda anti-Seoul in risposta a simili azioni intraprese dal Sud, che ha provocato l'ultimo picco di tensioni.
Il drone è una "risorsa strategica chiave" in quanto fornirà alla Corea del Sud una sorveglianza chiave sui movimenti militari a grandi distanze, aggirando presumibilmente l'accordo del 2018.
Avendo ordinato quattro modelli per oltre $ 200 milioni ciascuno, la Corea del Sud ha finora ricevuto tre droni fabbricati negli Stati Uniti, ha riferito l'agenzia.
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