I fatti risalgono al 12 aprile scorso e riguardano la “strage di Pasquetta” in cui morirono 12 migranti nel tentativo di raggiungere le coste di Malta.
Il video diffuso da Avvenire e dal The Guardian mostra una motovedetta militare di Malta nel tentativo di ostacolare un gruppo di migranti che a nuoto tenta di raggiungere le coste dell’isola.
Il video mette in evidenza il fatto che le coste maltesi si vedono benissimo alle spalle della motovedetta militare.
Secondo i calcoli fatti dalle testate giornalistiche i profughi si trovavano quindi a non più di 6 miglia dalla costa e de jure in acque territoriali maltesi. I migranti erano a quel punto sotto la responsabilità di Malta e non potevano essere allontanati, scrive Avvenire.
Il video
Malta fornisce un nuovo motore ai migranti
Quel che è successo quel giorno lo racconterebbero anche le testimonianze, considerate “concordanti” dall’inchiesta giornalistica di Avvenire e The Guardian, dei migranti che al termine della quarantena hanno consegnato i video ad Alarm Phone e fornito le loro versioni dei fatti di quel giorno.
I militari maltesi hanno rifornito il gommone di un nuovo motore e di carburante e gli hanno intimato di raggiungere le coste italiane, pena il riaccompagnamento verso la Libia.
L’inchiesta accusa anche Frontex
Secondo Avvenire, che cita i dati di Alarm Phone, anche Frontex sapeva della presenza delle barche dei migranti in quel fine settimana di Pasqua.
Frontex era lì presente con propri velivoli aerei e aveva visto i barconi ma non sono intervenuti.
Avvenire mostra in un altro articolo gli screenshot dei tracciati dei voli degli aerei Frontex sull’area Sar nei giorni in cui le imbarcazioni erano in quell’area.
Secondo Alarm Phone le persone in difficoltà “sono state lasciate morire di fame o annegare mentre sono state sorvegliate da Malta e Frontex”, scrive Avvenire.
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