"L'OMS continua a sostenere la cessazione delle ostilità e il rispetto dei principi umanitari per garantire la protezione degli operatori sanitari e dei civili nella Siria nord-occidentale", ha affermato Dacher.
Secondo lui, il sistema sanitario siriano è stato gravemente danneggiato a causa di più di nove anni di guerra civile, mentre "più di 84 strutture mediche sono state chiuse o le loro attività sono state sospese nella Siria nord-occidentale a causa di attacchi a personale medico e istituzioni, mancanza di un ambiente sicuro, mancanza di personale o un cambio di controllo" e le esigenze umanitarie della popolazione continuano a crescere.
Dacher ha aggiunto che l'OMS continua a fornire assistenza alla popolazione, cercando di preservare le scorte di farmaci per le persone con malattie non trasmissibili e di supportare le strutture mediche.
Il governo della Siria ha imposto il coprifuoco dal 25 marzo, dalle 18.00 alle 6.00 è completamente vietato viaggiare in tutti gli insediamenti del paese, nei fine settimana il divieto inizia dalle 12.00.
È vietato il trasporto tra le città senza autorizzazioni speciali. Il lavoro di aeroporti, porti marittimi e posti di blocco alle frontiere terrestri è stato interrotto. Sono aperti solo negozi di alimentari e farmacie. Secondo gli ultimi dati dell'OMS, in Siria sono stati confermati 42 casi di infezione, tre persone sono morte.
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