Secondo le prime ricostruzioni, il caccia Su-27 si è schiantato nel Mar Nero durante un volo pianificato e le ricerche del pilota sono complicate dalle difficili condizioni meteorologiche, aveva riferito ieri il dicastero militare russo.
"Proseguono le ricerche del pilota del caccia Su-27 che è precipitato nella giornata di ieri nel Mar Nero", si afferma nel comunicato.
Le ricerche si svolgono in tre zone su una superficie complessiva di 350 miglia quadrate. Nell'operazione sono coinvolte 11 navi della flotta del Mar Nero, le motovedette della Guardia Costiera e navi civili.
Inoltre le ricerche vengono effettuate anche dal cielo grazie agli equipaggi di quattro elicotteri, inclusi i droni della flotta del Mar Nero. Altre quattro navi e un mezzo navale di soccorso sono pronti a partire.
Non è stata confermata la notizia di un segnale radiofaro lanciato dalla zona in cui avvengono le ricerche del pilota dell'aereo Su-27 che si è schiantato nel Mar Nero, ha affermato il ministero della Difesa russo.
"Le informazioni sul radiofaro non sono state confermate a seguito di un'ulteriore esplorazione della posizione della presunta boa di salvataggio", afferma il rapporto.
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