Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha lanciato un appello alla Grecia affinché il governo di Atene "apra le porte ai migranti" che da giorni sono ammassati al confine con la Turchia:
"Ehi, Grecia! Faccio un appello: apri anche tu le porte e liberati di questo peso. Falli andare in altri Paesi europei", ha detto Erdogan nel corso di un discorso televisivo a Istanbul.
Nel corso del suo intervento, il capo di stato turco ha annunciato che domani sarà impegnato in degli importanti colloqui a Bruxelles, dove discuterà della questione con i partner europei:
"Spero di poter ritornare da Belgio con dei risultati diversi", ha concluso Erdogan, che ieri ha ordinato alla Guardia Costiera di Ankara di impedire ai migranti di attraversare a nuoto il confine marittimo con la Grecia.
La crisi migratoria al confine turco-greco
La crisi è scoppiata dopo che Ankara ha annunciato che non avrebbe più bloccato al confine i rifugiati diretti verso l'Europa, violando i precedenti impegni presi con la Ue, se questa non avesse appoggiato la sua azione nella provincia siriana di Idlib.
La nuova ondata di migranti ha iniziato a riversarsi in Turchia proprio in seguito all'escalation militare a Idlib, in una zona occupata da miliziani e terroristi.
Nei giorni scorsi diversi Paesi europei, tra cui la Serbia e la Bulgaria, hanno annunciato di non avere alcuna intenzione di aprire le porte ai rifugiati, spiegando di essere pronti a schierare l'esercito al confine, qualora ciò dovesse rivelarsi necessario.
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