All'interno del progetto europeo e dell'Alleanza Atlantica, alla base dell'architettura di sicurezza italiana, va instaurato un dialogo con la Russia, player fondamentale sugli scenari internazionali.
"In questo incontro odierno abbiamo posto le basi per sviluppare con regolarità un confronto" con la Russia. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, nella conferenza stampa tenuta a margine della riunione del formato 2+2 tra Italia e Russia.
Nell'ambito dei rapporti bilaterali, la presenza di militari di entrambi i paesi sugli stessi territori, "rende opportuno un dialogo che ci consenta di confrontarci periodicamente per esplorare nuove forme di coordinamento in caso di in caso di incidenti o situazioni di emergenza", ha specificato il ministro.
La cooperazione tra Italia e Russia non sarà limitata solo all'ambito militare nei diversi scenari africani o mediorientali. "A questo si aggiungono quei settori di natura scientifica che già da tempo ci vedono collaborare e scambiare esperienze. Penso alla regione Artica dove di recente abbiamo condotto delle ricerche di attività idrografica e dove vediamo ampi margini di incremento di cooperazione con la Federazione Russa".
Un altro ambito nel quale si sperimenterà la cooperazione tra Italia e Russia sarà il contrasto all'attività di pirateria marittima.
Confronto franco e costruttivo nell'incontro Italia-Russia in formato 2+2 Esteri Difesa con collega Di Maio, mio omologo Shoigu e Ministro Esteri russo Lavrov. Dentro i binari Ue e Nato, pilastri della nostra sicurezza, serve dialogo efficace con Mosca per risoluzione delle crisi pic.twitter.com/OhmYUMXqhz
— Lorenzo Guerini (@guerini_lorenzo) February 18, 2020
Quest'oggi a Roma si è tenuto l'incontro bilaterale nel formato 2+2 tra i ministri degli Esteri e della Difesa di Italia e Russia.
L'ultimo summit ufficiale in questo formato si era tenuto il 6 agosto 2013 in Villa Madama, a Roma, quando al summit parteciparono i ministri degli Esteri della Repubblica Italiana e della Federazione Russa, Emma Bonino e Sergey Lavrov, e i ministri della Difesa Mario Mauro e Sergey Shoygu.
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