A dichiararlo ai giornalisti è stato il viceministro della Sanità della Federazione Russa Sergei Kraevoy.
Al momento i medici russi non sono riusciti ad isolare il ceppo virale direttamente dai pazienti infetti in Russia per accelerare la creazione del vaccino, ha aggiunto il viceministro.
L'epidemia di 2019-nCoV
Alla fine di dicembre, un focolaio di polmonite precedentemente sconosciuta, successivamente identificato come un nuovo ceppo di coronavirus, è stato registrato nella città cinese di Wuhan che è attualmente in isolamento.
Da allora l'agente patogeno si è diffuso in oltre 20 Paesi, tra cui anche Stati Uniti, Australia, Francia, Germania, Svezia, Regno Unito, Spagna, Italia e Russia, portando l'Organizzazione Mondiale per la Sanità a dichiarare l'emergenza internazionale nel corso di questa settimana.
Finora gli esperti non sono riusciti a stabilire le modalità con le quali l'infezione abbia fatto la propria comparsa, sebbene sui media di tutto il mondo abbiano cominciato a circolare numerose indiscrezioni.
Per far fronte a una possibile pandemia, i Paesi di tutto il mondo hanno iniziato ad adottare importanti misure di prevenzione, effettuando lo screening di tutti i passeggeri in arrivo dalla Cina, chiudendo in alcuni il traffico terrestre e aereo da e per il Paese asiatico e rimpatriando i propri cittadini da Wuhan.
Cliccando sul bottone "Pubblica", conferisce il proprio pieno consenso all'utilizzo dei dati del proprio account Facebook perchè le venga data la possibilità di commentare le notizie sul nostro sito mediante l'utilizzo di questo account. Può consultare nel dettaglio le modalità di utilizzo dei dati nella sezione Informativa sull’utilizzo dei dati personali.
Può ritirare il proprio consenso cancellando tutti i commenti che ha scritto.
Tutti i commenti
Mostra nuovi commenti (0)
In risposta (Mostra commentoNascondi commento)