"Il presidente dell'Ucraina si allinea al punto di vista estremamente errato della leadership polacca, offensivo di decine di milioni di russi e cittadini dei Paesi della Csi i cui genitori, nonni, parenti hanno dato la vita per la liberazione dell'Europa, Polonia compresa, dal nazifascismo", ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
Peskov ha messo in dubbio che questa opinione di Zelensky coincida con le convinzioni e credenze di milioni di ucraini che hanno combattuto contro i nazisti.
Ha osservato che il Cremlino considera questa posizione offensiva del "ricordo dei nostri nonni".
In generale, le relazioni bilaterali tra Russia e Ucraina sono tutt'altro che normalizzate, nonostante alcune dinamiche positive nella comunicazione tra i due presidenti, ha osservato il portavoce del Cremlino.
Zelensky in Polonia
Nella giornata di ieri durante la sua visita in Polonia, a ruota del presidente di questo Paese Andrzej Duda, il capo di Stato ucraino Vladimir Zelensky ha attribuito all'Unione Sovietica parte della colpa per lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.
"La Polonia e il popolo polacco furono i primi a sentire la collusione dei regimi totalitari. Questo ha portato allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale ed ha permesso ai nazisti di avviare la spirale mortale dell'Olocausto", ha detto Zelensky.
Secondo Zelensky, l'Europa e il mondo nel suo complesso "non hanno il diritto di tacere oggi, come nel 1939".

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