Con l'aumentare delle tensioni in Iran e Iraq sono sempre più le compagnie aeree di tutto il mondo che stanno interrompendo in via temporanea il traffico aereo da, per e attraverso il Paese sul Golfo Persico.
Tra i primi ad annunciarlo, c'è proprio la Ukraine International Airlines, che ha visto un suo Boeing 737 coinvolto in un misterioso incidente aereo in seguito al quale hanno perso la vita tutti i passeggeri ed i membri dell'equipaggio del volo Teheran-Kiev; per la compagnia ucraina, interrotti i collegamenti da e per la capitale iraniana.
Simile decisione viene presa anche da Air France che, con una nota all'agenzia di stampa AFP, ha spiegato come la compagnia abbia deciso "precauzionalmente" di "sospendere fino a nuova comunicazione tutti i voli che passano per Iran e Iraq.
La tedesca Lufthansa, dal canto suo, ha finora soltanto annunciato di aver cancellato solamente il prossimo volo per Erbil, dove è situata una delle basi americane colpite dai missili iraniani la scorsa notte, ma è probabile che anche in questo caso a tale misura faccia seguito un blocco completo del traffico verso Iran e Iraq.
L'agenzia federale del Trasporto aereo russo ha invece diramato un comunicato, con il quale raccomanda a tutti i voli, civili e militari, di astenersi dall'attraversare lo spazio aereo compreso tra l'Iran, l'Iraq, il Golfo Persico e il Golfo dell'Oman.
Al momento si segnala l'interruzione dei voli da parte della Vietnam Airlines, della Singapore Airlines, della Air Astana.
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