Per Mosca, come riferito in un'intervista dal ministro degli Esteri Sergey Lavrov, l'obiettivo delle sanzioni americane sul progetto del gasdotto Nord Stream non è quello di garantire la sicurezza energetica dell'Unione europea, bensì quello di promuovere il GNL (gas naturale liquefatto) americano sui mercati internazionali.
"Ovviamente l'obiettivo (delle sanzioni americane sul Nord Stream 2, ndr) non è quello di garantire la sicurezza energetica europea, che sarebbe rafforzata dal Nord-Stream 2, quanto quello di 'spingere' il gas-naturale liquefatto americano sui mercati europei. Si tratta di un esempio lampante di concorrenza sleale e di politicizzazione del settore energetico", ha spiegato Lavrov.
Il 20 dicembre scorso il presidente americano Donald Trump ha apposto la propria firma su un documento di bilancio legato alla spesa militare degli Stati Uniti, contenente delle misure restrittive nei confronti dei due maggiori progetti di costruzione di infrastrutture energetiche in Europa: il Nord Stream 2 e il Turkish Stream.
Ad essere colpite dalle sanzioni, peraltro criticate dal governo tedesco, sono state tutte le persone fisiche e giuridiche legate alla realizzazione delle due grandi opere.
Nei giorni scorsi gli Stati Uniti hanno intimato alla svizzera Allseas, compagnia che si occupava della posa delle tubature del gasdotto Nord Stream 2, di interrompere immediatamente i lavori.
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