Nuovo appello delle ong per chiedere un porto sicuro per 365 migranti salvati nel Mediterraneo da 3 navi di attivisti. Il tweet di Mediterranea Saving Humans sembra essere diretto esclusivamente all'Italia e Malta, considerate le "uniche opzioni possibili" di sbarco.
"Hanno passato un'altra notte in alto mare i 365 naufraghi, donne, uomini e molti bambini, salvati a bordo delle navi OceanViking, OpenArms e AitaMari. Serve subito un porto sicuro di sbarco. Malta o Italia sono le uniche opzioni possibili".
Hanno passato un'altra notte in alto mare i 365 naufraghi, donne, uomini e molti bambini salvati a bordo delle navi #OceanViking, #OpenArms e #AitaMari. Serve subito un porto sicuro di sbarco. Malta o Italia sono le uniche opzioni possibili. @MaltaGov @Viminale @GuardiaCostiera pic.twitter.com/peYqcUVi4p
— Mediterranea Saving Humans (@RescueMed) November 23, 2019
Per commentare la situazione, sui social è intervenuta Cecilia Strada, ex presidente di Emergency.
"Pronto, Italia? La OceanViking ha chiesto un porto per le 213 persone a bordo, Malta l'ha negato, l'Italia ancora non ha risposto. A bordo ci sono molti bambini e fa freddo. Quando lo diamo un porto sicuro, come prevedono leggi e convenzioni internazionali?", il testo del tweet, concluso con l'hastag #fateliscendere.
Pronto, Italia? La #OceanViking ha chiesto un porto per le 213 persone a bordo, Malta l'ha negato, l'Italia ancora non ha risposto. A bordo ci sono molti bambini, e fa freddo. Quando lo diamo un porto sicuro, come prevedono leggi e convenzioni internazionali? #fateliscendere
— Cecilia Strada (@cecilia_strada) November 23, 2019
Anche Sea Watch lancia un appello sui social per l'assegnazione di un porto sicuro alle tre navi.
📣 Negli ultimi giorni le navi della società civile hanno effettuato 5 soccorsi.
— Sea-Watch Italy (@SeaWatchItaly) November 23, 2019
A bordo di #OceanViking, #AitaMari e #OpenArms rimangono ancora 365 persone.
Le condizioni meteomarine stanno peggiorando. È necessario che venga assegnato loro un POS, ora.#FateliScendere https://t.co/Y3wwd5VBib
Open Arms denuncia segni di arma da fuoco e torture su alcuni dei 73 migranti soccorsi, segnala il fondatore Oscar Camps.
El equipo médico atiende desde esta madrugada, y sin descanso, los diversos casos médicos, algunos de ellos víctimas de la violencia de Libia, otros por el contacto permanente con la gasolina vertida en la embarcación... pic.twitter.com/saijW18rz8
— Oscar Camps (@campsoscar) November 21, 2019
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