Si tratta del terzo caso di peste sviluppatosi in Cina nell'ultima settimana. Dopo i due casi registrati all'ospedale di Pechino, con due pazienti provenienti dalla Mongolia interna che soffrivano di peste polmonare, il terzo ha come protagonista un uomo di 55 anni proveniente sempre dalla Mongolia che, dopo aver ucciso e mangiato del coniglio selvatico, ha contratto la peste bubbonica.
La vicenda è stata raccontata dallo stesso uomo che, dopo aver trovato l'animale nelle vicinanze della cava in cui lavorava, l'ha poi scuoiato e mangiato. In seguito sono iniziati i primi sintomi della patologia. Al momento il paziente è in isolamento in un ospedale a Ulanqab.
È immediatamente scattato l’allarme con conseguente stato di quarantena per tutti i pazienti e le persone considerate a rischio contagio, circa 28 in totale, allo scopo di arginare la diffusione del virus. I funzionari della Mongolia interna hanno detto che non ci sono prove che il caso più recente sia collegato ai due casi precedenti. Detto questo, il terzo caso di peste arriva dopo che i funzionari sanitari del paese ha detto che il rischio di contrarre la malattia è “estremamente basso”.
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