Come auspicato in un tweet del presidente Trump alla vigilia dell'incontro con il vice premier cinese Liu He presso la Casa Bianca, il negoziato sui rapporti commerciali tra Usa e Cina ha raggiunto un punto di svolta: i dazi che dovevano essere applicati entro il 15 ottobre sulle importazioni dei prodotti cinesi sono stati annullati, come afferma il segretario del Tesoro Steven Mnuchin, bloccando gli aumenti tariffari del 5% che sarebbero dovuti scattare entro la prossima settimana su più di 250 miliardi di beni Made in China.
"Siamo arrivati alla fase uno di un accordo sostanzioso, i rapporti Usa-Cina sono importanti per il mondo", afferma Trump. Di fatto la nuova intesa riguarda servizi finanziari, proprietà intellettuale e un accordo sull'agroalimentare, con l'acquisto di 40-50 miliardi di dollari di prodotti americani da parte della Cina, alleviando così la pressione sui produttori Usa che hanno risentito della guerra commerciale in atto tra le due nazioni.
"We’ve come to a deal on intellectual property, financial services, a tremendous deal for the farmers—a purchase of from $40 to 50 billion worth of agricultural products." pic.twitter.com/Ujx3qGBlFp
— The White House (@WhiteHouse) October 11, 2019
Gli accordi, la cui scrittura necessiterà di almeno qualche settimana, potrebbero effettivamente portare alla fine della guerra commerciale fra i due paesi. Nonostante ciò, nulla nei negoziati è stato discusso sulla questione tecnologica, che rimane ancora un punto interrogativo: il nodo su Huawei verrà infatti discusso separatamente.
Una volta che la "fase uno", come l'ha definita Trump, con la Cina sarà terminata, inizieranno le trattative per la fase due. Ad annunciarlo è stato ancora una volta Trump. "Buone cose stanno avvenendo durante gli incontri sul commercio con la Cina. C'è un clima migliore, un po' come ai vecchi tempi. Mi incontrerò con il vice premier oggi. A tutti piacerebbe che accedesse qualcosa di significativo", aveva scritto su Twitter ieri il presidente americano.
Trump ha poi aggiunto, in un altro tweet: "Una delle grandi cose dell'accordo con la Cina è il fatto che, per vari motivi, non deve passare attraverso il lunghissimo e politicamente complesso processo di approvazione da parte del Congresso. Quando l'accordo è completamente negoziato, lo approverò personalmente per conto del Paese. Veloce e pulito!", dando l'idea che la soluzione finale non tarderà molto ad arrivare.
One of the great things about the China Deal is the fact that, for various reasons, we do not have to go through the very long and politically complex Congressional Approval Process. When the deal is fully negotiated, I sign it myself on behalf of our Country. Fast and Clean!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) October 11, 2019
La guerra dei dazi
La guerra commerciale sui dazi tra Washington e Pechino era iniziata nel 2018, periodo in cui il deficit commerciale americano aveva spinto la Cina a sfidare la supremazia tecnologica degli Stati Uniti. Questo aveva scatenato l'aumento tariffario, da entrambe le parti, dei dazi sull'importazione di numerosi beni.
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