A comunicarlo è l'ufficio stampa del regno saudita, che ha citato le dichiarazioni di una fonte interna al Ministero della Difesa del regno.
"L'ingresso del regno nell'Alleanza Marittima Internazionale arriva nel tentativo di supportare gli sforzi profusi, a livello tanto regionale quanto internazionale, per contrastare le minaccie al traffico navale e al commercio e al fine di assicurare una stabilità energetica e un flusso continuo di risorse energetiche per l'economia globale e contribuire a mantenere la pace e la sicurezza in tutto il mondo", si legge sul portale.
Fino a questo momento la notizia non è stata ancora confermata dal Pentagono.
La decisione di Riad arriva in seguito all'aumento delle tensioni nella regione che ha fatto seguito agli attacchi di sabato scorso a due raffinerie della compagnia petrolifera Aramco, che hanno provocato al regno saudita un calo della produzione di greggio di oltre il 50%.
L'Alleanza Marittima Internazionale è stata creata da Donald Trump in seguito all'incremento degli incidenti nella regione dello Stretto di Hormuz, come il sequestro della petroliera britannica Stena Impero.
Lo scopo della coalizione è dunque quello di scortare i mezzi navali nella regione che è uno degli snodi cruciali per il trasporto del petrolio, con circa il 20% del greggio mondiale che transita per Hormuz.
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