Il grano è la base alimentare per miliardi di persone nel mondo, ma pochi sanno che la sua composizione genetica è molto più complicata del riso e persino del DNA umano. Song Weining, della Northwest Agriculture and Forestry University, è una delle persone che ha contribuito alla ricerca sulla mappatura del genoma del grano. All’emittente di Pechino CGTN si dichiara molto ottimista su cosa si possa ottenere grazie alla decodificazione del DNA:
"Dopo aver decifrato questo codice, possiamo ora ulteriormente esplorare il processo vitale del grano a livello molecolare per analizzarne la crescita e la riproduzione. Su questo si basano tutti i nostri studi teorici di base", ha affermato.
Per Song e i suoi collaboratori, la perdita di terreni agricoli e i cambiamenti climatici starebbero minacciando la sicurezza alimentare non solo in Cina ma anche in molti altri paesi. La loro priorità è trovare varietà ad alto rendimento in grado di adattarsi ai diversi ambienti.
Zhang Zhengmao, produttore di grano da oltre 30 anni, intervistato dalla stessa emittente, afferma di aver sempre utilizzato, come i suoi predecessori, tecniche di selezione e incrocio per ottenere semi e produrre piante migliori, ma di averlo sempre fatto utilizzando metodi tradizionali. Ora che un nuovo metodo di selezione utilizzando il codice genetico è all’orizzonte afferma che:
"Con le informazioni genetiche utilizzeremo la strategia di progettazione molecolare nella coltivazione e questo ci darà con ogni probabilità un grano più resistente, nutriente e di qualità”.
Gli esperti e operatori del settore si dicono piuttosto positivi sugli sviluppi che la conoscenza genetica potrà apportare. Wang Zhengbing, professore di economia agraria presso la Northwest Agriculture and Forestry University, ha affermato che tutti e sette gli aggiornamenti delle colture di grano effettuati negli ultimi 70 anni hanno segnato una resa evidentemente più elevata, ed è fiducioso che siano in arrivo nuove scoperte.
La Cina è il più grande produttore e consumatore di grano al mondo. La sua produzione di grano l'anno scorso è arrivata a oltre 130 milioni di tonnellate, con oltre 5.400 chilogrammi di grano prodotti per ettaro. Questo risultato è sette volte migliore rispetto a 70 anni fa.
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