Secondo quanto comunicato dal portavoce dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati Charlie Yaxley sarebbero almeno 40 le persone rimaste uccise in mare in seguito al naufragio di un'imbarcazione a largo delle coste della Libia. Altri 60 disperati sarebbero stati tratti invece in salvo e riportati a riva.
"Sono giunte terribili notizie riguardo ad una potenziale grave perdita di vite umane a seguito di un naufragio a largo delle coste della Libia", ha scritto Yaxley su Twitter.
Terrible news coming in of potentially large loss of life in a shipwreck off the coast of Libya.
— Charlie Yaxley (@yaxle) 27 августа 2019 г.
Details still very sketchy as rescuers arrive on the scene and speak with survivors. pic.twitter.com/Wl5RqWqE8K
A lanciare l'allarme nelle scorse ore era stato anche il servizio telefonico Alarm Phone, che nella notte aveva ricevuto una richiesta di soccorso da un barcone in difficoltà con un centinaio di migranti a bordo.
La stessa Alarm Phone ha poi condannato l'Unione Europea per l'ennesimo caso di morti nel Mediterraneo. "Questi sono i tuoi morti, Europa. La tua politica di deterrenza uccide", si legge in un Tweet.
We spoke to the #Libyan authorities at 13h CEST. They told us they found the shipwreck & detected about 90 people. Many have drowned. It is still unclear, how many have died, and how many survived. These are your dead, #Europe - your deterrence policies kill. #FerriesnotFrontex
— Alarm Phone (@alarm_phone) 27 августа 2019 г.
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